In attivazione nel nostro paese due nuovi Tavoli tematici: si preparano panorami inferi o superni?
Tavoli, Tavoli, Tavoli … Villasanta, pur non essendo paese appartenente alla tradizione del mobile brianzolo, sembra sempre più città del Salone del Mobile.
Fuor di battuta, è da quando mi sono trasferito a Villasanta circa vent’anni fa, che ho avuto modo di notare come – nella miglior tradizione del centrosinistra – Villasanta sia stata paese dei Tavoli: Tavoli per costruire programmi elettorali, per portare osservazioni al PGT, le Consulte cittadine, …
Sulle Consulte Cittadine andrebbe aperto un capitolo a parte: attivate con tanto di elezioni formali e aperte alla cittadinanza hanno avuto la vita di una tornata amministrativa e chiuse (ho avuto possibilità di partecipare all’incontro finale) nel malessere e la frustrazione dei delegati dei tre “territori” villasantesi.
L’esperienza non è stata più riproposta.
D’altra parte affermava Tiziano Bonini, professore associato in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena: “La partecipazione se non è coprogettazione, è sfruttamento”.
Questa Giunta ha deciso (lo aveva preannunciato in programma elettorale) di attivare due nuovi Tavoli oltre ai due già esistenti.
Il nostro Sindaco giunge alla guida del paese, dall’esperienza di coordinatore del Tavolo della Sport, che, tra le altre cose, sembra abbia avuto molto peso nella decisione di dare in affidamento diretto il Centro Sportivo cittadino per 26 anni – sì, leggete bene … 26 anni – ad un privato.
Già attivo poi il Tavolo Ambiente ed Ecologia, Tavolo costituito con obiettivi di sensibilizzazione e consulenza per l’Amministrazione e composto da cittadini competenti, valutati post candidatura, da una commissione composta da tecnici e dalla Giunta.
Entrambi questi due dispositivi sono normati da un Regolamento dedicato.
Ora la Giunta intende attivare due nuovi Tavoli: un Tavolo per il Commercio ed un Tavolo per le Politiche Giovanili.
Penso che in calendario si stia predisponendo anche l’attivazione di un Tavolo per il Sociale.
Insomma, una pioggia di Tavoli, che si aggiungono poi a dispositivi già consolidati nel tempo: la Commissione per l’Asilo Nido, la Commissione per la Biblioteca, la Commissione per l’RSA.
Villasanta sembra proprio essere il paradiso della partecipazione, eppure sembra un paese in sedazione.
La domanda che propongo al lettore è: serve, servirà questa pioggia di contesti partecipativi?
Ed inoltre: sarà vera partecipazione?
Perché si attivano a pioggia i Tavoli ed invece non si fa nulla per comunicare ai cittadini uno strumento di co-progettazione e gestione condivisa come quello fornito dai Patti di collaborazione, il cui regolamento è stato approvato in Consiglio Comunale unanime ormai molto tempo fa? Perché non si sono seguite le indicazioni dei consulenti (LABSUS – https://www.labsus.org), che hanno collaborato con il Comune nella definizione del Regolamento? In più occasioni, avevano manifestato l’importanza di momenti di informazione/sensibilizzazione dei cittadini alle possibilità fornite dai Patti, per non vanificare lo strumento.
I pochi Patti attivati in paese, non a caso, hanno come attori cittadini vicini alla Giunta.
Quanti cittadini non sanno nulla dei Patti di Collaborazione?
Non ho paura di essere smentito nel rispondere: quasi la totalità.
Si attivano invece i Tavoli, strumenti più rigidi, il cui accesso è regolato in modo stringente. Saranno coinvolte Associazioni riconosciute dal Comune (quindi presenti sul Territorio da almeno un anno).
Saranno questi Tavoli, quindi, contesti di “noti” … ed allora: saranno dispositivi inclusivi? Consentiranno di portare sul nostro Territorio anche competenze nuove, anche attori non per forza villasantesi?
Diversa questione, forse, per il Tavolo delle Politiche Giovanili che darà libero accesso ai giovani appartenenti ad un target di età che sarà comunicato.
Si sono mai occupati di protagonismo giovanile i nostri governanti? Il Tavolo è, nella migliore delle ipotesi, un punto di arrivo, non un punto di partenza.
Insomma, questi Tavoli saranno veramente garanzia di partecipazione ed innovazione o saranno solo un modo per attivare nuovi meccanismi consortili?
Serviranno per “aprire” l’esercizio di potere della Giunta o, diversamente, per irrigidirlo?
Questo paese, lo abbiamo affermato in più occasioni, sembra mancare di una visione del tutto, una visione sistemica dei suoi luoghi e dei suoi tempi.
Ci aspettiamo una Giunta che sappia evocare il Desiderio, citando Paolo Venturi e Flaviano Zandonai, e per farlo è necessario che evochi Politiche, Progetti, Strategie.
Diversamente, questi Tavoli saranno solo tempo rubato ai partecipanti.

Infine … il tema del Commercio …
Rivitalizzare un commercio in difficoltà, come quello di Villasanta, richiede strategie ed un intervento politico che parta dall’azione di Giunta.
Abbiamo provato a sensibilizzare l’Amministrazione sull’esperienza virtuosa di Roberto Covolo (esperto di economia urbana e politiche per il commercio locale, che abbiamo incontrato un anno fa) e del Comune di Bari con “Un negozio non è solo un negozio”.
La regia di una progettazione così articolata deve essere della Giunta e coinvolgere, quello sì, tutti gli attori del Territorio.
Ribaltare il piano e fingere un esercizio di partecipazione e di democrazia svuotato da una forte regia politica, di Giunta, sarebbe pernicioso.
Viviamo tempi complessi, non abbiamo bisogno di “parole bruciate”, pena un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla politica … le percentuali di astensionismo delle recentissime amministrative a Trento e non solo, dovrebbero essere un campanello d’allarme ed un invito alla Responsabilità amministrativa.
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