I Gruppi di Minoranza si uniscono firmando un’unica mozione per chiedere che venga revocato il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale all’attuale sindaco, in virtù degli episodi avvenuti durante la seduta del 12 maggio, durante la quale Galli ha perso le staffe e insultato il consigliere Cazzaniga. La volontà delle opposizioni è quella di ritirare la mozione nel caso in cui il sindaco si fosse scusato pubblicamente.
1. Premesse normative
- Ai sensi dell’art. 39 D.Lgs. 267/2000, il Presidente dirige i lavori del Consiglio e ne garantisce una corretta dialettica, con imparzialità e rispetto del regolamento. Nei comuni < 15 000 abitanti, quali Villasanta, la figura è facoltativa e definita da Statuto e Regolamento. A Villasanta coincide con la figura del sindaco, sig. Lorenzo Galli, proclamato tale in data 9 giugno 2024.
- L’art. 29 del Regolamento Comunale di Villasanta attribuisce al Presidente poteri di moderazione, ordine degli interventi, rispetto delle regole, proclamazione dei voti e tutela della dignità del Consiglio.
- Lo Statuto comunale non disciplina esplicitamente la revoca, ma ciò non impedisce l’esercizio di tale potere ai sensi di silenzio‑statuto, così come sostenuto dalla giurisprudenza.
2. Quadro giurisprudenziale
- il Presidente svolge una funzione di garanzia, supra partes, è il “Presidente dell’assemblea in quanto presidente di tutto il collegio, nella sua unità istituzionale, e suo rappresentante. La funzione del presidente del Consiglio comunale, pertanto, non è strumentale all’attuazione di un determinato indirizzo politico, bensì al corretto funzionamento dell’istituzione in quanto tale; essa è, quindi, neutrale. Né il contenuto della funzione muta per il fatto che il presidente sia eletto dall’assemblea, dovendo egli sempre operare in un ambito estraneo alla politica di parte”. (Consiglio di Stato, Sezione V, n. 3187 del 6 giugno 2002).
- La giurisprudenza definisce motivazioni legittime di revoca del Presidente del consiglio comunale il cattivo esercizio della funzione in quanto ne sia viziata la neutralità, la violazione reiterata delle regole e l’abuso di funzione;
- Secondo il Consiglio di Stato (sentenza. n. 3187/2002), la revoca è legittima se il Presidente ha compromesso la sua imparzialità;
- Il Consiglio di Stato in costanti pronunce (tra le quali, Sez. V n. 5605 del 26 novembre 2013) ha confermato che revoche per motivi politici sono illegittime; invece, revoche per violazione di neutralità o perdita di imparzialità sono legittime, ciò in quanto, come detto, la funzione del Presidente del Consiglio Comunale è di carattere istituzionale e non politica, per cui la sua revoca non può che essere causata dal cattivo esercizio di tale funzione, tale da comprometterne la neutralità
3. Elementi di fatto e prova
- Durante la seduta del 12 maggio 2025, documentata nel video disponibile sul canale YouTube del Comune di Villasanta, al minuto 3:37:00, il Presidente ha pronunciato le seguenti affermazioni, rivolgendosi al Consigliere Comunale di Io Scelgo Villasanta, Vittorio Cazzaniga: “…I ragazzi riconducibili ad un’area. Vede che nasce con una mente bacata questo pensiero. Allora, noi chiediamo che i ragazzi vengano liberamente… lei probabilmente piazzerebbe dentro figli e nipoti dei suoi amici, amici, amici… lei farebbe questo, lei farebbe questo e quindi viene a dirlo a noi. A noi non passa dall’anticamera del cervello questo. Si controlli lei. Basta questa cosa, basta. E basta la supponenza, basta la supponenza di essere quello superiore a tutti gli altri. Lei è l’architetto, lei è quello superiore a tutti gli altri, che deve sempre andare a spiegare a tutti gli altri come si vive e come si fanno le cose. Basta questa supponenza, basta, sono mesi che la sopportiamo, basta”.
- Tali condotte configurano carenza di imparzialità, in violazioni dell’art. 29 del regolamento e delle funzioni di garante.
- Comportamenti analoghi sono stati ritenuti sufficienti per motivare la revoca in altri Comuni < 15 000 abitanti (es. TAR Lombardia n. 3150/2011, Cons. Stato n. 5605/2013), in cui la Giurisprudenza ha legittimato la revoca in comuni simili quando siano documentati comportamenti lesivi dei doveri di imparzialità, incluso abuso della funzione presidenziale.
4. Valutazioni giuridico-istituzionali
- Le condotte indicate configurano violazioni delle prerogative del Consiglio e del regolamento, determinando una perdita dell’imparzialità richiesta al Presidente.
- Si tratta di motivazioni istituzionali, riconducibili all’oggetto della funzione, e non a divergenze politiche.
5. Richiesta
Alla luce di quanto esposto, si propone al Consiglio Comunale di:
- Deliberare la revoca dell’incarico al Sig. Lorenzo Galli, per gravi violazioni istituzionali e regolamentari per i motivi di cui alle premesse;
- Avviare le procedure per nominare un nuovo Presidente, diverso dalla figura del sindaco, modificando quindi lo Statuto e il Regolamento comunale;
- Inviare copia della delibera al Prefetto di Monza e Brianza e alla Direzione regionale del Ministero dell’Interno;
- Si richiede di procedere con una votazione segreta.
I Consiglieri
Antonio Cambiaghi
Gaia Carretta
Angela Calloni
Gianbattista Pini
Vittorio Cazzaniga
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