Dopo le polemiche in aula a conclusione della seduta, ecco il resoconto su ciò che è veramente successo durante le prime tre ore di seduta.
A distanza di qualche settimana, con gli animi che si sono ormai calmati a seguito della bufera dell’ultimo Consiglio Comunale, ecco la relazione su quanto accaduto durante la seduta del 12 maggio 2025.
Area Feste: per l’estate saranno sistemati tettoia e ponticello
Riparte la stagione estiva e Vittorio Cazzaniga ha voluto presentare una interrogazione sul destino dell’Area Festa per capire se il nostro parchetto urbano sarebbe stato riqualificato, se c’era qualche idea e se la maggioranza era disposta a discuterne in sede di Commissione Urbanistica.
Risposte: nessun progetto di riqualificazione, nessuna nuova idea, e se si vuole proporre qualcosa le porte dell’Assessore o del sindaco sono sempre aperte, ma in una sede ufficiale e istituzionale non se ne parla.
In compenso, Gianluca Barba ha annunciato che durante l’estate provvederanno a mettere in sicurezza la tettoia pericolante e il ponticello che sta marcendo.
“Prendiamo nuovamente atto che non avete alcuna progettualità, né alcuna nuova idea” è stata la replica del consigliere Cazzaniga.
Politiche per il Commercio
All’interrogazione di Vittorio Cazzaniga ha seguito la risposta dell’Assessora Valeria Bassani, una risposta interlocutoria, che non ha realmente informato sulle politiche concrete che questa amministrazione sta attuando per migliorare la situazione dei commercianti di Villasanta.
Ricordiamo (dati Confcommercio 2024) che Villasanta è fanalino di coda insieme a Renate per saracinesche abbassate: negli ultimi 10 anni, siamo passati da 101 negozi a 65, cioè, abbiamo perso il 36% degli esercizi commerciale, nonostante la vicinanza al Parco di Monza e nonostante i numersi turisti del Parco che nei fine settimana usano Villasanta evidentemente solo come area di parcheggio, non di certo come luogo per fare una passeggiata in centro.
Ecco qualche paragone: ad Arcore ha abbassato la saracinesca il 6% di negozi, a Macherio l’11%, a Muggio il 14%, a Concorezzo il 2%, a Carate il 3%, a Vimercate il 14%, ad Agrate il 6%. Peggio di noi solo Renate, con il 37% dei negozi, ma con numeri nettamente inferiori, perché sono passati da 30 esercizi a 19.
Questi dati sono stati esposti da Io Scelgo Villasanta, non dall’Amministrazione, che in teoria, per partire dall’analisi sulle cose da fare, avrebbe dovuto fotografare la situazione e coinvolgere i diretti interessati per capire anche quali potessero essere le problematiche che riscontravano rispetto alla propria attività.
Nella risposta dell’Assessore però tutto questo non è emerso. Bassani si è limitata a rispondere su alcune precise questioni legate alle iniziative pubbliche e agli sponsor per il Natale, che sono in fase di valutazione, oltre alla volontà di lavorare più intensamente con i comuni del distretto della Corona del Parco, ma senza spiegare le modalità di coinvolgimento.
La risoluzione a tutti i problemi però, ha preannunciato, sarebbe arrivata a fine seduta di Consiglio, con l’istituzione del Tavolo del Commercio che avrà l’obiettivo di coinvolgere proprio i commercianti per definire insieme le attività da portare avanti. Ma ne parliamo nei prossimi paragrafi.
Nella replica, il consigliere Cazzaniga ha voluto inquadrare la situazione, dicendo che c’è la necessità di una “cura da cavallo” per evitare che il centrostorico muoia: “Bisogna affrontare seriamente un problema che questa amministrazione non è stata in grado di prende in mano: negli ultimi 10 anni più di un terzo dei negozi ha chiuso e si continua a sottovalutare la questione evitando di attivare qualsiasi politica di analisi, di approfondimento e di studio. Sono numerosi i commercianti che spesso ci esprimono la loro sfiducia verso chi sta conducendo la nave, questo è un altro dato di fatto”.
Gran Premio di Monza: forse qualcosa si muove
Gaia Carretta, su sollecito di alcuni cittadini, ha presentato una interrogazione per sapere se per l’edizione del Gran Premio di F1 di Monza 2025, l’Amministrazione ha intenzione di organizzare qualche manifestazione, oppure se, come negli anni passati, si farà passare l’evento nel completo silenzio.
Sia l’Assessora Bassani, sia il sindaco Lorenzo Galli hanno informato che sono in corso dei tavoli con gli organizzatori per definire sia gli eventi del Fuori Gp, sia la viabilità. Il sindaco ha comunicato che è intenzione dell’Amministrazone chiedere alcune modifiche alla viabilità, che di fatto taglia fuori Villasanta dall’organizzazione, nonostante la posizione favorevole rispetto al Parco e all’autodromo.
Vedremo se avranno la capacità di difendere gli interessi dei commercianti e dei villasantesi, considerato anche il fatto che, nonostante la nostra cittadina non rientri nei percorsi che sfociano invece a Biassono e Vedano, subisce comunque le ordinanze di sicurezza emanate dalla Questura.
A tempo debito verremo a conoscenze delle decisioni e della capacità che il nostro sindaco ha a livello sovracomunale di far valere le ragioni della città che guida. E nel frattempo attendiamo di conoscere il programma delle iniziative che hanno annunciato di voler organizzare in concomitanza con l’evento.
Bandi e fondi Pnrr: qualcosa si muove
Gaia Carretta, sempre su stimolo di alcuni cittadini, ha presentato una interrogazione per sapere se e come Villasanta abbia sfruttato fondi Pnrr.
Ebbene, Villasanta ha ricevuto più di 400mila euro di fondi dedicati per lo più a servizi ICT, tra cui una nuova piattaforma digitale, PagoPa, lo stato civile digitale, il nuovo sito internet, etc.
Insomma, una volta tanto una interrogazione di Io Scelgo fa emergere una buona notizia!
Per quanto riguarda i bandi, l’Assessore Stefano Lindner ha informato che Villasanta si è candidata per il bando “Strade Verdi” e per il bando sull’accessibilità di Regione Lombardia, ma, anche se si è nei requisiti, si deve attendere la graduatoria per poter accedere ai fondi e questo passaggio non è possibile sapere quando avverrà.
Richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina
Le consigliere di maggioranza, Patrizia Bestetti e Laura Cesana, hanno presentato una mozione per chiedere che il sindaco, a nome di tutto il Consiglio comunale, si mobilitasse presso il Governo per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina come strumento di contrattazione con Israele per arrivare ad una tregua.
Il dibattito è stato intenso e sentito da molti, per una questione che va oltre le mura di Villasanta e che sta scuotendo gli animi di popolazioni di tutto il mondo, ma che rimane pur sempre una questione difficile e sempre più complicata, che si trascina da 80 anni senza trovare una soluzione.
L’aula ha approvato la mozione, con i voti favorevoli dell’intera maggioranza – ad eccezione di Pietro Fontana che si è astenuto – e sempre favorevole anche il voto di Vittorio Cazzaniga, c’è poi stata l’astensione di Gaia Carretta, Gianbattista Pini e Angela Calloni e il voto contrario di Antonio Cambiaghi.
L’istituzione dei nuovi Tavoli commercio e giovani: tanto rumore per…
Infine, ecco l’oggetto del contendere: la decisione da parte dell’Amministrazione di proporre al Consiglio Comunale i regolamenti per l’istituzione del Tavolo del Commercio e del Tavolo per le Politiche giovanili, oggetti di scontri in aula e di parole pesanti che sono volate da parte del sindaco.
Lo sforzo della Giunta di definire uno strumento di dialogo e condivisione può anche essere apprezzabile, ma forse il Tavolo dovrebbe essere il punto di caduta, non il punto di partenza, invece l’iniziativa, così come è stata concepita, definisce a priori regole rigide e non includenti. Questo approccio però, secondo le forze di opposizione, non è corretto, perché forse sarebbe stato più utile iniziare prima il dialogo e poi definire insieme le regole.
Il sospetto, poi, è che questa proliferazione di Tavoli non abbia come fine ultimo la partecipazione dei cittadini, soprattutto di quelli che meno sono attivi nella vita civile. I regolamenti sono burocratizzati e farraginosi, capaci solo di ingabbiare le politiche locali in un unico contesto, quello dei Tavoli, impedendo così l’espressione della vera partecipazione e la possibilità di co-progettare, preferendo un eccesso di regolamentazione.
Abbiamo detto in Consiglio comunale che non vorremmo che a questi tavoli partecipassero “sempre i soliti”, cioè coloro che già sono attivi nella vita civica locale. Perché è questo il punto: riattivare coloro che sono sconfortati e sfiduciati, mentre lo strumento che è stato proposto al Consiglio comunale finirà inevitabilmente per creare un imbuto ed evitare di recuparare chi si è isolato, soprattutto tra i giovani.
Quindi, vuoi fare qualcosa per il commercio? Devi parlare con il Tavolo. Vuoi fare qualcosa per i giovani? Devi parlare con il Tavolo. Vuoi fare qualcosa per lo Sport? Devi parlare con il Tavolo. Vuoi fare qualcosa per le politiche energetiche, o l’ambiente, o la mobilità? Devi parlare con il Tavolo.
Il Tavolo, quindi, non è più strumento di partecipazione, ma diventa il punto di passaggio di qualsiasi iniziativa, un organo espressione esclusivamente della maggioranza che acquisisce poteri operativi e decisionali paradossalmente più forti di quelli ad esempio dei Consiglieri comunali. Insomma, il Tavolo diventa uno strumento di gestione del potere.
Ed è per questo che Io Scelgo Villasanta e Villasanta Civica unite hanno presentato un emendamento per ciascun regolamento in cui si chiedeva che a questi tavoli potessero partecipare anche le forze di minoranza: ogni sospetto di tentativo di affiliazione sarebbe svanito.
Gli emendamenti sono stati però respinti e la maggioranza ha votato a favore del proprio dispositivo. Quello che è successo in aula è ormai storia, lo potete rivedere sul canale YouTube del Comune di Villasanta (3:35:17).
In conclusione però, ne approfittiamo anche per invitarvi a leggere il bell’articolo scritto da Roberto Frigerio sul senso di questa proliferazione di tavoli.
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