Una sessantine di donne si sono radunate a Villa Camperio per iniziare a lavorare verso la creazione di un soggetto e l’identificazione di un luogo per stimolare una nuova cultura cittadina. Prossimo appuntamento il 24-25 novembre per una fiaccolata in centro aperta a tutti e poi a metà dicembre per un nuovo confronto.
Dismetto la mia veste di Consigliera Comunale per mettere quella di giornalista, perché ci tengo a raccontare quanto è successo ieri sera, 13 novembre 2024, nella sala conferenze di Villa Camperio, a Villasanta. Ritengo utile solo informare, affinché le persone che non siamo riuscite a raggiungere siano messe a conoscenza di questa iniziativa, libere di unirsi.
Una sessantina di donne di tutte le età, diciamo dai 20 ai 70 anni, si sono incontrate, senza un preciso obiettivo. Si sono ritrovate spontaneamente, con il passaparola. Un evento organizzato da Silvia Manoni, Graziana Migliozzi e me, con un semplice messaggio di invito whatsapp alle donne che conoscevamo: “Vediamoci per parlare di noi, se si può fare qualcosa, senza vesti politiche”.
E così è stato: quasi due ore di chiacchiera e di ascolto dei motivi che hanno portato tutte noi ad essere lì. E poi un’altra ora, in cui le persone prima di andarsene si sono fermate a parlare tra loro, a confrontarsi, a conoscersi. E quando succede questo è perché qualcosa dentro ognuna di noi si è smosso.
Esperienze personali, vecchio e nuovo femminismo, transfemminismo, ma anche semplice cultura della famiglia, o quotidianità del nostro piccolo mondo villasantese, quando si affronta la vita sentendosi sole e ancora si chiede ai propri mariti di “dare una mano”, invece di considerare la collaborazione un elemento intrinseco alla vita di coppia.
Il femminismo degli anni ’70 è stato fondamentale per le conquiste di libertà e di diritti civili di cui ancora oggi godiamo, ma poi è come se ci si fosse fermati. Perché alcune cose non sono andate avanti, soprattutto in termini culturali?
Quelle libertà e quei diritti civili vanno difesi, mentre oggi parlare di donne significa ancora affrontare il tema del diverso per il solo fatto di essere del “sesso debole”. La donna invece è un soggetto completo. Di questo forse le donne stesse devono prende coscienza, facendo anche autocritica. E questo forse sarà il punto di partenza.
E quindi è emersa la forte esigenza di trovare uno spazio di incontro, di confronto, di scambio, in cui stimolare la cultura e la consapevolezza, dai temi alti come quelli che oggi vedono poteri populisti che prendono il sopravvento (e che vogliono eliminare alcuni diritti fondamentali conquistati nel passato), al linguaggio e alle parole.
E quindi la politica come strumento, non come punto di arrivo. A questo proposito riporto un elemento interessante: erano presenti tutti gli schieramenti che oggi compongono il nostro Consiglio Comunale, nonché due Assessore oggi in carica, due della scorsa legislatura e due di passate Giunte. E questo è stato un segnale importante, perché significa che questi temi non si prestano alla strumentalizzazione politica: la volontà è quella di lavorare insieme e ieri sera questa volontà è stata espressa da tutti, la sensazione era proprio questa.
Durante la serata è stato fatto anche un gioco: scrivere la parola che meglio si associa al concetto di donna. Le due parole più digitate sono state “Forza” e “Coraggio” (v. immagine sopra).
In conclusione ci siamo lasciate con un questionario, che commenteremo a metà dicembre, in una nuova serata in cui magari si metteranno le basi per la creazione di un nuovo soggetto.
Ma prima ci ritroveremo per una fiaccolata il 24 o il 25 novembre (a seconda del meteo) per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: 90 fiaccole con il nome di ciascuna donna che nel 2024 è stata uccisa che saranno portate da uomini e donne, l’invito è aperto a tutti. Le depositeremo poi in piazza dei Martiri. L’iniziativa si unisce a quella già in programma dell’Amministrazione Comunale, non è in concorrenza. Ci sembrava però un segnale importante quello di proporre un evento che partisse dalle donne stesse.
Infine un mio commento: è stata una serata piena, ricca. Sono tornata a casa con tanti pensieri e con una certa dose di entusiasmo. Villasanta ha un grande potenziale e una grande anima femminile che ha solo voglia di esprimersi.
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