Villasanta

Sulla sublime arte del “Protestar contro se stessi”

Lombarda Petroli e Ecomostro By Mar 18, 2024

Ha destato qualche sorriso nel Paesello la manifestazione organizzata dal centrosinistra contro gli “Speculatori”. Chi sono costoro? Ma a guidare da 10 anni la macchina Comunale non sono proprio coloro che andranno a protestare in piazza?!

Eravamo certi di aver visto di tutto nella politica del nostro piccolo Paese, ma ci eravamo, come spesso accade in queste cose, completamente sbagliati.

Avevamo sottovalutato la sottile inventiva della nostra Giunta e dei sodali Cittadini per Villasanta che ci regalano una nuova, ad oggi inarrivata e forse inarrivabile pagina di politica locale.

La protesta contro se stessi

Dopo Sun Tzu e la sua nobile Arte della guerra ci ritroviamo con una nostrana “sublime arte del protestar contro se stessi”.

Il prossimo sabato i Cittadini per Villasanta si ritroveranno in un presidio presso la Lombarda Petroli per protestare e dire “NO ai tentativi di speculazione sull’area”.   

Ora, quali siano questi tentativi di speculazione e chi cerchi di metterli in atto rimane piuttosto misterioso. Nella chiamata alla mobilitazione si citano, un poco alla rinfusa, la parte in causa e cioè la controparte nella pratica di fallimento, rappresentata dalla curatela, e le forze politiche che hanno proposto, mischiando le carte, Logistica Pesante, Studentati, produzione di Idrogeno, poli scolastici di ignoto indirizzo.

Questo è quello che si legge e sembra di essere all’intorno di una chiamata alle armi contro i poteri forti ed un generico complotto per una cementificazione selvaggia.

In 10 anni il nulla

Ciò che sorprende però è il fatto che i Cittadini per Villasanta sembrino dimenticare che al momento il governo del paese è in mano loro e che lo è da quasi 10 anni. Dieci anni nei quali ben poco è stato fatto e pensato per dare un senso a quest’area.

L’ergersi a paladini dell’ecologismo e il porsi a difesa della salute dei cittadini villasantesi e della salvaguardia del territorio comunale può essere una microscopica strategia elettorale per raccogliere voti, ma dopo 10 anni proporre un bosco urbano sull’intera area della Lombarda Petroli rasenta il ridicolo e nasconde una cronica incapacità di pensare il paese in modo moderno e strutturato, nasconde la non volontà di spingersi oltre i confini dello stesso e cercare, ad esempio, collaborazioni progettuali presso enti o Istituzioni.

La proposta: un bosco urbano

Proporre un bosco urbano perché “oggi così si presenta di fatto l’area (cit)” ha del paradossale, l’area è un ammasso di rovi senza capo ne coda, ha un tasso di inquinamento elevato che necessità di una bonifica profonda, ci saranno da rispettare standard di utilizzo sulla cui proposta il Comune è stato già sbugiardato in sede legale.

Proporre un bosco urbano a poche centinaia di metri dal più grande Parco cintato d’Europa senza alcun progetto sensato e nemmeno una proposta di una qualche relazione o collegamento con questo è la dimostrazione chiara e lampante che, ad oggi, dopo 10 anni questo progetto semplicemente non esiste.

E se la salubrità della zona agita il sonno del candidato sindaco Galli e della Giunta, perché nulla è stato fatto in questi 10 anni e ci si accorge solo ora che ci troviamo di fronte ad una “bomba ecologica”?

E se protesta deve essere allora questa protesta dovrebbe essere indirizzata esattamente verso coloro che questo presidio lo hanno organizzato, perché se ci troviamo in questo pantano è forse ma soprattutto una loro responsabilità.

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