Tagliabue gomme: da otto anni odori e zanzare

Green e Sostenibilità By Ott 17, 2023

Seconda puntata della vicenda dei pneumatici stoccati all’aperto che emanano cattivi odori e che favoriscono la proliferazione di zanzare. Da otto anni la situazione non cambia, se non per un Pgt che nel 2019 è stato modificato a favore dell’azienda e sporadiche multe che suonano come finte concessioni. E poi c’è una legge che dice che le gomme devono essere ricoverate in zone chiuse a temperature costanti.

A questo link la prima puntata.

Non farò qui un elenco di azioni intraprese delle istituzioni scese in campo, intervenute solo grazie alla caparbietà del Comitato “Cambiamo Aria” e delle ripetute sollecitazioni di quest’ultimo. Una lista piena di date, riferimenti normativi e nomi di Enti risulterebbe noiosa e poco utile allo scopo di rendere l’idea della gravità dello stato delle cose, ma riporterò gli interventi più significativi

Dopo il primo comunicato dei cittadini in protesta del 12 e del 25 agosto 2018, solo il giorno 30 l’Amministrazione comunale scrive ad ARPA, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia Locale, ma gli interventi risultano poco risolutivi e creano una impasse burocratica che distoglie l’attenzione dai disagi segnalati.

SE NON SI PRODUCE NULLA, LE EMISSIONI NON SONO GIUSTIFICATE

Il 7 settembre 2018 ARPA specifica che il deposito e vendita non comporta lo svolgimento di attività produttive con emissioni nell’ambiente. Cioè, non producendo nulla, perché l’odore insopportabile?

La causa del problema – molestie olfattive – è da ricondurre nelle modalità di conduzione del deposito e ubicazione dello stesso, e non all’emissione nell’ambiente collegata ad un processo produttivo. Comincia ad emergere una qualche responsabilità che graverebbe sulla ditta Tagliabue Gomme che avrebbe sempre respinto ogni accusa.

Le ulteriori segnalazioni di “Cambiamo Aria”, portano finalmente il CODACONS Lombardia a presentare un esposto in Procura per verificare il reato di inquinamento ambientale onde individuare eventuali responsabili della vicenda.

MANCA ANCHE LA PREVENZIONE INCENDI

Il 13 settembre 2018 l’ufficio di polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco dichiara per la prima volta, che non risultano autorizzazioni e certificazioni circa la prevenzione incendi, sia nei depositi a cielo aperto sia in ulteriori strutture adibite a deposito di pneumatici e diffida l’azienda allo smaltimento immediato degli pneumatici in eccesso.

INCONTRO COMITATO CAMBIAMO ARIA TAGLIABUE

Non è stata l’unica diffida di questo tipo fatta dei VVF. Ne sono state emanate tante altre negli anni successivi e probabilmente ancora oggi ne vengono emesse, vista la stato attuale delle cose.

Per tornare al racconto delle vicende salienti rileviamo che, solo dopo 10 mesi dalle prime segnalazioni da parte del Comitato si è riusciti finalmente a mettere a fuoco la gravissima congiuntura legata alla pericolosità del sito di stoccaggio e a porre l’attenzione dell’opinione pubblica sulla concreta criticità della situazione, nonostante la grave problematica fosse sotto gli occhi ed il naso di tutti.

In una seconda nota sempre i vigili del Fuoco comunicano alla ditta Tagliabue, al sindaco e alla Prefettura che la segnalazione certificata di inizio attività ai fini antincendio è nulla e quindi inefficace; dunque, esprimono parere contrario al rilascio del certificato di prevenzione. Ma non basta: viene confermato il pericolo di incendio e il conseguente rischio di inquinamento ambientale.

SONO 65.000 I PNEUMATICI STOCCATI ALL’APERTO

Nel frattempo, si peggiora giorno dopo giorno, gli pneumatici stoccati all’aperto aumentano a vista d’occhio, 65.000 solo all’aperto, secondo una stima approssimativa fatta dai vigili del fuoco. Gli odoracci spregevoli aumentano con le elevate temperature estive.

L’inquinamento acustico dei muletti che caricano i camion giorno e notte incessantemente e le zanzare perseverano a proliferare nel quartiere. Ricordiamo che, tutto ciò avviene a pochi metri dalle abitazioni residenziali e al comitato continua ad essere negato un tavolo di confronto con gli amministratori dell’azienda in questione. Il confronto avverrà più di un anno dopo, ma senza alcun esito risolutivo.

IL RUOLO DELL’AMMINISTRAZIONE ORNAGO

L’Amministrazione Comunale si è sempre mossa, in ritardo, dopo le ripetute segnalazioni del Comitato e senza risolvere definitivamente la questione.  

Il leitmotiv di Luca Ornago è sempre stato quello di consigliare ai cittadini di aprire un contenzioso contro l’azienda dopodiché, il Comune avrebbe appoggiato la causa quando, in realtà, sarebbe bastata un’Ordinanza per arginare almeno la faccenda dello stoccaggio selvaggio esterno degli pneumatici, che, a detta dello stesso Sindaco durante uno dei Consigli comunali nel settembre 2019, è stato definito ‘degrado’.

Nello stesso consiglio comunale, sempre il Primo Cittadino ha asserito che prima delle segnalazioni fatte dal Comitato “Cambiamo Aria”, nessun altro cittadino aveva mai esposto lamentele, nonostante fossi io presente, facendo finta di dimenticarsi il nostro incontro di novembre 2017, consecutivo alle segnalazioni scritte mie e di mio marito che, a questo punto posso immaginare anche che non siano state le sole.

MA UNA SOLUZIONE C’E’?

Riguardo alle ipotetiche soluzioni, il 25 settembre 2019, in occasione di un consiglio comunale, il primo cittadino dice: «…da un lato stiamo facendo pressioni sull’azienda affinché si metta in regola, dall’altro lato però dobbiamo pianificare soluzioni a lungo termine per evitare di trovarci nelle stesse condizioni di qui a pochi mesi …».

Bene! Siamo ad ottobre 2023 e la situazione è pressoché la stessa. La Prefettura ed il Comune avrebbero potuto lavorare per far disporre il sequestro dell’aria bloccando l’attività ma, Luca Ornago, secondo il suo personalissimo modo di vedere le cose, ha sempre asserito che questo non avrebbe risolto nulla perché i muri di gomme sull’area sarebbero rimasti lì tutto il tempo necessario e utile a dirimere le questioni giudiziarie.

Io ho sempre asserito invece che, una forte presa di posizione sarebbe servita poiché, oggi, le cose non sono cambiate poi molto e sono passati più 5 anni da quando i cittadini hanno manifestato il loro dissenso unendosi in un comitato cittadino.

NON ESISTONO LEGGI CHE VIETANO LO STOCCAGGIO DI PNEUMATICI ALL’APERTO

Dopo un’interpellanza dei consiglieri di minoranza riguardo la questione complessa di Tagliabue Gomme e i suoi sviluppi il 7/08/2019, il sindaco ribadisce la mancanza di norme che vietano l’attività svolta dalla società e cioè quella del massiccio stoccaggio di pneumatici all’aperto per cui, azioni forti quali un’ordinanza per impedirlo non avrebbero motivo di essere emesse.

Se l’ordinanza, di per sé, ha la funzione di risolvere questioni di pubblica urgenza riguardanti anche la pubblica sicurezza, caro Ornago, perché non ti sei preoccupato dei gravi disagi sofferti dai tuoi cittadini ed al riconosciuto e conclamato rischio a cui sono stati sottoposti?

Dare un segnale forte, probabilmente, sarebbe stato lo scossone necessario quantomeno per iniziare a risolvere questo grosso grattacapo ed evitare di mettere a rischio gli abitanti di tutto il quartiere dal punto di vista degli incendi con conseguenze ben più gravi anche sull’ambiente.

È sicuramente difficile essere il primo cittadino di un paese come Villasanta, su questo non c’è ombra di dubbio e mi rendo conto dello sforzo notevole e necessario per essere a capo di un’Amministrazione comunale, ma prendere posizioni forti per il buon governo del territorio è compreso nel pacchetto dell’indossare la fascia tricolore.

Permettetemi ancora un’altra riflessione, come mai nei siti di stoccaggio periferici, che Tagliabue Gomme ha in altri comuni della Brianza e della provincia di Milano, non si vedono gomme depositate all’aperto? È un ragionevole dubbio, a mio avviso!

I RILIEVI DI ARPA, VIGILI DEL FUOCO, PREFETTURA E ATS

Sempre nella risposta del 7 agosto 2019 è chiaro ed evidente che le prime segnalazioni ai VVF e ad ARPA partite dal SUAP (sportello unico per le attività produttive) siano state inviate ad ottobre 2015, quindi il ragionevole dubbio che qualcosa di sbagliato nella modalità di stoccaggio dei copertoni all’aperto è venuto anche ai funzionari comunali e non solo a me!

Nella stessa nota si legge che viene fatta richiesta di sopralluoghi ad ARPA per accertamenti sulla qualità dell’aria e altre segnalazioni al settore Sviluppo del Territorio, VVF, ATS Carabinieri e Polizia Locale vengono effettuate solo ad agosto 2018.

Dopodiché verranno inviate dovute comunicazioni di sopralluogo e un sollecito di intervento al Settore Sviluppo, ARPA, ATS e Prefettura nel 2019, quindi dopo la massiccia protesta dei residenti. Tra ottobre 2015 e agosto 2018 il vuoto.

Contemporaneamente però nel 2018 viene approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio andato in vigore nel 2019 e l’area occupata dalla Tagliabue Gomme diventa abilitata al deposito mentre, il vecchio PGT non prevedeva attività di stoccaggio in quella zona specifica. Un caso? “Ai posteri l’ardua sentenza” per scomodare anche Manzoni.

SANZIONI PECUNIARIE E MOLESTIE OLFATTIVE (APPARENTEMENTE INSESISTENTI)

Molte sanzioni pecuniarie sono state emesse a carico della Tagliabue Gomme Gross S.r.l. dal Comune di Villasanta e probabilmente continuano ad essere prodotte per diverse violazioni commesse dall’azienda, ma questo consente alla stessa di continuare indisturbata nel proprio operato, in pratica è come se pagasse una concessione per continuare imperterrita nella propria attività non curante dei problemi che la popolazione lamenta da anni.

ASL ed ARPA, dopo la visita al sito di Tagliabue del 10 settembre 2018, comunicano che non sussiste la problematica di molestie olfattive. Considerazioni fatte ‘a naso’. Sì, proprio così perché, nonostante Cambiamo Aria avesse richiesto con quali strumenti e con quali tecniche e modalità siano fossero fatti i rilievi dai quali sarebbe scaturita questa dichiarazione, nessuna risposta è stata fornita in tal senso.

Per questi motivi e anche grazie alle ripetute segnalazioni di molestie olfattive e proliferazione di zanzare da parte degli abitanti del quartiere, gli Enti hanno comunque portato avanti le procedure di accertamenti per molestie olfattive anche se, non si sa né se tali operazioni siano terminate, né se ne esistano gli esiti.

PROLIFERAZIONE DI INSETTI E ZANZARE INFESTANTI?

Relativamente alla proliferazione di insetti infestanti, l’ATS ha comunicato semplicemente che avrebbe vigilato scrupolosamente vista anche le Ordinanze Sindacali relativamente a questa materia.

Non ho idea di come abbiano vigilato e di come vigilino e di chi si occupi di controllare se le aziende a Villasanta rispettino a pieno tali disposizioni, ma ad oggi la situazione per quanto riguarda questo aspetto è peggiorata. Io stessa ho provveduto ad effettuare una nuova segnalazione ad ATS e Comune di Villasanta lo scorso 8 settembre.

Solo pochi giorni fa, l’Azienda di Tutela della Salute ha segnalato 2 casi di positività al virus West Nile (trasmesso dalle zanzare), per persone domiciliate a Villasanta. Ed il Comune effettua trattamenti adulticidi straordinari contro le zanzare e non include San Fiorano. Sarebbe utile conoscere con quali criteri sono state scelte le zone dove effettuare questi ultimi trattamenti.

Vorrei ricordare a tal proposito che, l’arrivo della zanzara tigre (specie di zona asiatica) in Italia, nel 1990, è avvenuta attraverso copertoni usati.

MA COME SI DOVREBBERO STOCCARE GLI PNEUMATICI?

Le gomme sono soggette a un naturale deterioramento: se non vengono conservate adeguatamente quando non sono montate su un veicolo, questo processo potrebbe accentuarsi ulteriormente, col rischio di subire anche dei danni rilevanti.

Secondo la normativa di riferimento dello stoccaggio di pneumatici che rientra nelle attività soggette al D.P.R. 151/2011 (attività 43):

I locali di stoccaggio adibiti alla conservazione degli pneumatici devono essere asciutti e ben ventilati. L’ambiente deve essere in grado di conservare una temperatura più o meno costante, né troppo fredda, né troppo calda, evitando in tutti i casi un’esposizione diretta alla luce solare. Assolutamente da evitare sono i siti di stoccaggio all’aperto, poiché gli agenti atmosferici aumentano il rapido deterioramento della gomma e la sua deformazione.

Faccio un accenno anche alle microplastiche, cioè le particelle di plastica di dimensione inferiore ai 5 millimetri, molto dannose per il sistema endocrino umano. Posso fermamente affermare che lasciare tutta quella gomma sotto il sole cocente e alle intemperie, ad occhio, qualche microplastica viene rilasciata.

SECONDO IL COMUNE IL PROBLEMA SAREBBE RISOLTO

Tante risposte inattese a problemi tangibili e nonostante tutto ciò, l’Assessore Carlo Sormani nel numero 2/2019 del periodico Open, rivista redatta a cura del Comune, asserisce che le polemiche legate alla ditta di San Fiorano “continuano a crescere in maniera confusa e che, la questione si trascina da ormai da tempo”. Precisando che tutti nell’Ente avevano fornito le risposte necessarie e che tutti si erano attivamente interessati ed adoperati per risolvere il problema.

La Prefettura si è mossa su diversi fronti a braccetto con il Comune di Villasanta per la soluzione del problema generale ancora in piedi ma, ha anche invitato gentilmente il Comitato, nella primavera del 2019, a non dissentire sull’operato delle istituzioni e degli Enti coinvolti, altrimenti si sarebbe data l’impressione che tutti fossero stati contro Tagliabue Gomme per chi sa quale strano motivo. Si fa presto a passare da vittime a carnefici, è un attimo!

Dal canto mio invece, credo che se dei cittadini manifestano un grave disagio in maniera civile, nel rispetto delle leggi e anche per amore del proprio territorio, oltre che per condurre una vita accettabile e dignitosa in casa propria, non debbano essere tacciati come piantagrane, ma tant’è!

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