Giardinetti di via saragat

Dedicare i giardinetti di via Saragat a Giuseppe Sala

Le nostre Eccellenze By Ago 31, 2023

Franco Novembrini ricorda la figura del ex sindacalista villasantese, molto attivo anche durante la pensione. Grazie a lui e alla sua opera di divulgazione e di volontariato la città oggi ha piante verdi e rigogliose. Perché non ricordarlo dedicandogli uno dei luoghi che amava curare?

Giuseppe Sala

Non so capacitarmi della mia poca accortezza che non è riuscita a collegare la notizia della morte di Giuseppe Sala, sindacalista della Cisl nella ex fabbrica monzese della Singer e poi della successiva attività di volontariato nel sindacato nella quale si era distinto per gentilezza ed affabilità.

Io, invece, l’ho conosciuto per un altro aspetto della sua vita da pensionato: l’amore per le piante. Ci eravamo incontrati 5 o 6 anni fa nel campetto di fronte al mio condominio e mi aveva incuriosito in quanto lui dotato di un paio di tanichette e qualche bottiglia di plastica compariva, specialmente d’estate ed innaffiava amorevolmente i giovani virgulti facendo decine di viaggi dalla fontanella alle piante.

Lo interrogavo e lui senza smettere la sua attività mi spiegava tutto lo scibile sulle piante e lo faceva con l’esempio. Da lui ho imparato quel poco che so oggi e del come vanno piantati gli alberelli e come vanno accuditi e soprattutto quali sono gli alberi più adatti al nostro clima che sta cambiando.

Nell’innaffiare le piante era naturale per lui non tralasciare anche quelle fatte piantare dal Comune ed avvertendomi che però senza una adeguata cura non avrebbero attecchito in molte. Profetico. Con profondo dolore per la sua improvvisa dipartita mi associo al lutto dei familiari.

INTESTARE A GIUSEPPE SALA IL CAMPO DI VIA SARAGAT

Come ho ricordato ed ho potuto riscontrare interrogando gli amici e i conoscenti più cari di Giuseppe credo che abbia piantato alberelli in quasi tutto il quartiere ma, certamente, la maggior parte di quelli tuttora vivi e vegeti nel campetto giochi fra le vie Saragat e de Gasperi che sono state piantate ed accudite da lui, allora perché non intestargli con una targa il piccolo parco. Credetemi sarebbe un riconoscimento ben meritato ad un “maestro” tanto competente quanto modesto. Spero in una iniziativa in tal senso da parte della commissione comunale sul verde. Giuseppe se la merita.

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