Prefabbricato scuola Villa

La nuova scuola di Villasanta: come trasformare una emergenza in opportunità

Scuola e Giovani By Apr 04, 2023

Dalla chiusura delle scuola Tagliabue, al taglio degli alberi. Ora, che fare? Alcune idee sul futuro dei plessi cittadini.

La chiusura della scuola materna Tagliabue e la soluzione del prefabbricato posizionato nel giardino della scuola Villa tengono banco da ormai quasi due anni nella vita pubblica e civile di Villasanta. 

Nel giugno del 2021, improvvisamente una delle due scuole dell’infanzia è stata chiusa per problemi strutturali e i bambini sono stati traslocati in altri plessi. La notizia non ha sorpreso poi così tanto le famiglie, che nei mesi precedenti alla decisione avevano più volte segnalato calcinacci che cadevano dal soffitto, infiltrazioni e poca manutenzione, confermando ciò che poi le indagini hanno rilevato.

L’emergenza

Scuola Tagliabue
Scuola Tagliabue (foto: Maurizio Tosto)

Quella che è stata definita una emergenza (Dov’è la manutenzione?! E le indagini che si dovrebbero fare negli anni?!) è stata immediatamente affrontata spostando i bimbi prima in alcune classi della Oggioni e poi nelle classi al piano terra della scuola elementare Villa e all’Arcobaleno, l’altra materna.

Restano irrisolte alcune domande: perché prima della chiusura bimbi e insegnanti hanno continuato a vivere in quella struttura rassicurati della sua non pericolosità, mentre da un giorno all’altro è stata ritenuta inagibile? Cosa dicono i documenti che hanno portato il sindaco a decidere per questa ordinanza? Perché quella che è stata definita una emergenza non è stata affrontata prima come una ordinaria vicenda di gestione delle infrastrutture pubbliche, con un programma di controllo e manutenzione periodica, invece di arrivare alla chiusura obbligata? Come stanno le altre scuole villasantesi? Sono state fatte le indagini anche su quelle? E se sì, che cosa dicono queste indagini? E se sono sicure, perché da nessuna parte è possibile consultare la documentazione?

Una emergenza che dura da due anni

Tra tagli degli alberi, cementificazione di aree verdi e spese a carico dei villasantesi, il Movimento Io Scelgo VILLASANTA ha cercato di fare chiarezza circa quanto avvenuto finora. Il risultato è sotto agli occhi di tutti: una scuola chiusa (la Tagliabue) da quasi due anni, un giardino (quella della scuola Villa) cementificato e senza più alberi e una spesa di mezzo milione di euro a carico dei cittadini villasantesi per un prefabbricato grigio che accoglierà i bambini (con ritardi importanti sulla consegna e i collaudi).

Ma andiamo con ordine e vediamo i singoli passaggi di questa storia.

La chiusura della scuola Tagliabue nel 2021

Nell’estate 2021 il Comune ha chiuso definitivamente, per problemi strutturali, la scuola dell’infanzia Tagliabue, comunicando che la scuola dovrà essere abbattuta e rifatta.

A seguito di questa chiusura, i bambini (circa 140) sono stati trasferiti in parte alla scuola primaria Villa e in parte alla scuola dell’infanzia Arcobaleno.

Il prefabbricato nel giardino della scuola Villa

Per gestire i problemi di mancanza di spazio e per rispondere alle osservazioni dell’ATS, il Comune ha deciso di installare un prefabbricato nel giardino della scuola Villa, così da poter prevedere una palestra, dei bagni e aule per laboratori.

Prefabbricato scuola Villa
Il prefabbricato costruito nel giardino della scuola Villla (foto: Maurizio Tosto)

Questo intervento è stato quindi deciso per ottemperare alle richieste di ATS di messa a norma dei bagni a servizio della scuola, non per ospitare le classi in alternativa a quelle delle Villa. Il prefabbricato, grande 160 mq, ha previsto sottoservizi e un costo di circa 500mila euro. Tale soluzione è stata definita dal Comune “temporanea” in vista della costruzione della nuova scuola Tagliabue (ancora senza progetto). 

Per il sostentamento di tali spese si è tentato di accedere a fondi PNRR ma senza risultati. Le spese ricadranno dunque sulle casse comunali.

A sollevare critiche circa la scelta dell’amministrazione Ornago di cementificare metà giardino della scuola per posizionare un prefabbricato, si sono sollevate le voci di gruppi politici e di liberi cittadini. In particolare nel mese di agosto 2022 è stata lanciata una petizione online per chiedere di rivedere il progetto. Petizione che in poche settimane, nel corso del periodo estivo, ha raccolto circa 200 firme.

Il taglio degli alberi 

I lavori per il prefabbricato nel giardino della scuola sono partiti nell’estate 2022 e ad agosto sono stati tagliati tre alberi per consentire la realizzazione dei sottoservizi. La costruzione del prefabbricato ha dimezzato il giardino a servizio della scuola e ha comportato un cambiamento radicale a livello estetico della zona (prima verde e con alberi, ora senza alberi e con un prefabbricato grigio). 

A ottobre 2022 sono partiti anche i lavori per la costruzione di una nuova scala di sicurezza esterna che occupa una gran parte dell’area del giardino.

Il 19 ottobre il Comune ha reso pubbliche le immagini del progetto del prefabbricato e dopo qualche settimana sono partiti i lavori che hanno portato ad avere la situazione che oggi è sotto agli occhi di tutti.

Nel mese di marzo sono stati abbattuti gli ultimi tre alberi dell’area del giardino che affaccia su via Cesare Battisti.

La nuova scuola Tagliabue: dopo quasi due anni, ancora senza progetto

Per quanto riguarda invece la scuola Tagliabue, non c’è attualmente alcun progetto ma solo l’annuncio da parte dell’amministrazione comunale di voler bandire un concorso di progettazione. La situazione della scuola Tagliabue, dunque, al momento è tale e quale al giorno in cui è stata chiusa ormai quasi due anni fa. 

Ma davvero non c’erano alternative?

Il rendering del progetto per il nuovo Omicomprensivo di Vimercate

L’opposizione ha cercato di proporre come alternativa l’utilizzo dell’oratorio femminile, ma l’amministrazione comunale ha valutato quel investimento troppo oneroso, considerato che si andava a ristrutturare una proprietà di privati. I privati in questione sono la Parrocchia, che avrebbe potuto fare un accordo, cedendo gli spazi in comodato d’uso gratuito per un periodo di anni prestabilito equivalente all’investimento.

Un’altra possibilità poteva essere quella di pensare ad una struttura che potesse avere poi una funzione diversa da quella originale, come ad esempio l’acquisto di un padiglione da posizionare in area feste, che avrebbe poi potuto svolgere una funzione di aggregazione cittadina, o di uno spazio giovani. Un po’ prendendo ad esempio e attualizzando ciò che 20 anni fa è stato realizzato ad Agrate al parco Aldo Moro.

Poi si sarebbe anche potuto riflettere sul sistema scolastico villasantese in generale, e osservare alle opportunità che il territorio offre, presentando un progetto più ampio che potesse essere finanziato dai fondi del PNRR, come è successo con l’Omnicomprensivo di Vimercate. Ma no, questa amministrazione ha scelto di fare domanda per la ristrutturazione di una singola scuola, domanda che prevedibilmente è stata rifiutata.

Un programma di manutenzione periodico

Il risultato di tutto ciò insegna però una cosa fondamentale: non si possono affrontare le emergenze senza una progettazione e senza una programmazione. Soprattutto, le infrastrutture pubbliche necessitano di programmazione, di controllo e di manutenzione periodica e non solo di indagini spot, effettuate per segnalazioni, o a seguito di fondi dedicati alla sicurezza scolastica.

In ultimo, cosa vogliamo per il futuro delle scuole villasantesi? Non potrebbe essere questa una opportunità per ripensare a tutto il sistema della città, sia da un punto di vista strutturale rispetto agli edifici che oggi ospitano le scuole, sia per affrontare la questione della viabilità del centro?

5 Comments

  1. Chiara ha detto:

    Da semplice cittadina, considero aberrante l’intervento effettuato alla scuola villa ma mi auguro di cuore che sia davvero temporaneo.
    Perciò mi aspetto che venga smantellato il prefabbricato e ripiantumato il giardino nell’arco di qualche anno.
    Non ho figli presso le strutture scolastiche villasantesi, perciò non so in che condizioni versino, ma immagino che la revisione ad ampio raggio da voi suggerita sia indispensabile.
    Dissento invece sulle soluzioni da voi proposte a titolo esemplificativo…un padiglione in area feste ne avrebbe diminuito la fruibilità,oltre a danneggiare il panorama, e l’oratorio in effetti é proprietà della parrocchia: una spesa che non vale l’impresa,probabilmente.
    Quanto al comprensorio, forse é veramente il futuro ma date le lungaggini e le incertezze sull’erogazione dei fondi, temo rimarrà un sogno (e poi, dove? Forse a San Fiorano? Sant’Alessandro?)
    Da ultimo, sono amareggiata dal completo apparente disinteresse verso l’asilo Tagliabue e mi auguro che progettazione e lavori prendano il via quanto prima. Questo punto credo meriti ulteriori approfondimenti e spiegazioni da parte dei preposti.
    Grazie per l’approfondimento

    1. Gaia Carretta ha detto:

      Grazie a lei Chiara per il suo riscontro. Siamo felici che ciò che scriviamo possa suscitare pensieri e dibattito nuovi. E’ proprio ciò per cui è nato il movimento. Se ha voglia di partecipare, scambiare idee, incontrarci, ci scriva a ioscelgovillasanta@gmail.com
      Per trovare la miglior strada da percorrere, soprattutto quella più condivisa, l’unica via è il dialogo e il confronto, lo studio e la proposta.

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